mercoledì 16 novembre 2011

Cowboys & Aliens (2011)

Regia: Jon Favreau (Iron Man 1 & 2)
Soggetto dal fumetto di Scott Mitchell Rosenberg
Produttore: Ron Howard, Alex Kurtzman, Roberto Orci, Damon Lindelof, Scott Mitchell Rosenberg
Produttore esecutivo: Steven Spielberg, Denis L. Stewart, Karen Johnson, Daniel Forcey, K.C. Hodenfield
Sceneggiatura: Alex Kurtzman, Roberto Orci, Damon Lindelof, Hawk Ostby, Mark Fergus
Protagonisti: Daniel Craig, Harrison Ford, Olivia Wilde, Sam Rockwell, Adam Beach, Paul Dano, Keith Carradine
.
Dico Solo:
Jon Favreau... Ron Howard, Steven Spielberg...Daniel Craig, Harrison Ford, Olivia Wilde...
5 Sceneggiatori tra cui Alex Kurtzman, Roberto Orci, Damon Lindelof (sceneggiatori dello Star Trek di J.J. Abrams)...

Effetti visivi realizzati da Industrial Light & Magic...
.
I presupposti ci sono tutti, no?...
...  Invece no.

Il film inizia bene, come nei classici Western...con una scena introduttiva senza una parola... (anche se già bella violenta).

Poi il nulla... la pellicola si perde nella banalità.

Alieni scontati sia nella storia che nella realizzazione/ i protagonisti  non sono curati/ storia piatta e senza una vera trama/ finale (come tutto il film) banalissimo e bruttino.

Il film lascia lo spettatore apatico. Non coinvolge.

I personaggi sono tutti buttati lì...
Olivia Wilde bellissima, ma messa lì senza un perché...(vista la lunghezza del film due parole potevano spenderle sulle sue origini...)
Harrison Ford deve sopportare un personaggio stereotipato... il classico cattivo in fondo buono.
Daniel Craig deve lottare con un personaggio poco interessante e mal approfondito.

Le scene di battaglia (a mio avviso poche) o d'azione sono noiose, inverosimili e mancano di mordente.
Il film punta solo nel far saltare lo spettatore sulla sedia per l'improvvisa apparizione dell'alieno di turno...
(e di problemi ne troviamo anche in questo... ...ci si aspetta che l'alieno arrivi... tutto è unicamente affidato ai primi piani e al sonoro).


- Consigliato unicamente per passare qualche ora d'intrattenimento senza pretese.





SPOILER TRAMA: .........................................
Il film si sintetizza:
Gli alieni arrivano, vogliono sfruttare le risorse della terra, rapiscono persone, fanno esperimenti, gli umani fanno coalizione cowboys+indiani, mille morti nello scontro (alla Starship Troopers), scontro sulla nave madre (alla Stargate), vincono i buoni.
Note:----------------------------------------------------------------------------------------
Robert Downey Jr. era originariamente indicato come maggiore interprete, ma fu sostituito da Daniel Craig nel gennaio 2010 dopo essere uscito dal film in favore di Sherlock Holmes 2.

venerdì 21 ottobre 2011

Cattivissimo me -Despicable Me (2010)


Durata 102 min
Regia Pierre Coffin, Chris Renaud
Soggetto Sergio Pablos
Sceneggiatura Ken Daurio, Cinco Paul
Produttore John Cohen, Janet Healy, Christopher Meledandri
Casa di produzione Illumination Entertainment


Doppiatori originali
Steve Carell: Gru
Kristen Wiig: Miss Hattie
Julie Andrews: mamma di Gru
Jason Segel: Vector
Miranda Cosgrove: Margo
Dana Gaier: Edith
Elsie Fisher: Agnes
Will Arnett: Mr. Perkins
Ken Jeong: scienziato
Danny McBride: Fred McDade
Russell Brand: Dr. Nefario

Doppiatori italiani
Max Giusti: Gru
Angela Brusa: Miss Hattie
Manuela Andrei: mamma di Gru
Edoardo Stoppacciaro: Vector
Rossa Caputo: Margo
Veronica Benassi: Edith
Arianna Vignoli: Agnes
Alessandro Budroni: Mr. Perkins
Franco Mannella: Fred McDade
Nanni Baldini: Dr. Nefario




Ieri sera ho visto Cattivissimo me.
Beh, un film che si lascia vedere...senza troppe pretese...
Forse più adatto ad una fascia under 18...
Parte più azzeccata del film sono i Minion (in inglese tirapiedi/adulatori) e le movenze di Gru, comicissimo il balletto finale...
Scettico all'inizio sulla scelta del doppiatore italiano di Gru (Max Giusti)  mi sono dovuto ricredere...

giovedì 20 ottobre 2011

Cenere (Marco Rinaldi) 2011

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Cenere... racconti partigiani in attesa di un aprile
 
Lo spettacolo di Rinaldi, Calcagno e Monforte debutta al Sipario Strappato di Arenzano. La Resistenza in Liguria tra dramma e allegria. Pubblichiamo un estratto dal libro omonimo

Cenere

All'interno di Cenere, Marco Rinaldi, narra con uno stile colloquiale, alcuni episodi meno conosciuti della resistenza. Tra momenti, a volte toccanti, a volte drammatici, altre volte conditi da allegria, la narrazione ci porta a rivivere le vicende con naturalezza, come se le ascoltassimo da un vecchio amico seduto con noi al tavolino di un bar.
Tre autori mutuati da diverse esperienze, per parlarci e raccontarci una storia di speranze, sogni, riscatto, amori. Amore per la libertà. Cenere è un viaggio nel mondo e nella vita della lotta partigiana in Liguria, il tutto affrontato senza moralismi né forzature, ma con empatia e condivisione. Il metodo affrontato dai tre autori è quello della narrazione teatrale, linguaggio che hanno perseguito componendo uno speciale ipertesto didascalico.
Marco Rinaldi è nato a Genova nel 1965. Da vent'anni fa il comico e fa parte del duo di cabaret Soggetti Smarriti. Ha partecipato a innumerevoli spettacoli e trasmissioni radiotelevisive. Il suo sogno attuale è quello di raccontare belle storie.
Lazzaro Calcagno è nato ad Arenzano nel 1962. È un attore, autore e regista teatrale di raro talento e ha avuto a che fare con i più grandi nomi del teatro italiano. I suoi testi e le sue regie, hanno ottenuto importanti riconoscimenti in tutta Italia. È direttore del teatro Il Sipario Strappato di Arenzano.
Matteo Monforte è nato a Genova nel 1976. Nella vita scrive per la televisione e il teatro. Collabora come autore con comici di Zelig e Colorado cafè. Ha pubblicato due romanzi: La Genova Male e Come siamo caduti in basso Oscar. 
Vorrei raccontare una storia.
Una storia, magari di quelle mai raccontate... di quelle che quando escono dalla bocca poi non sai più come riuscire a fermarle, una di quelle storie che le parole sono come un flusso e ti ci ritrovi avvolto come una spirale.
Una di quelle storie che non si sono mai sentite, che quando le racconti il pubblico va in delirio e poi ti acclama e ti aspetta all’uscita dei camerini per un autografo.
Una storia di questi tempi... in questi tempi dove non c’è più pazienza di ascoltarle.
Una di quelle storie che ti tengono incollato alla sedia e non sai più come uscire da quell’emozione che la parola trasmette.
Ecco, vorrei raccontarvi una storia così. E invece la storia che vi racconterò è una storia banale. Nient’altro che una storia normale che appartiene a molti di noi, ma che ti accorgi che se non la raccontassi si perderebbe per sempre… sarà perché in questi tempi arroganti si fa in fretta a dimenticare chi eravamo e chi siamo stati, anche se quello che eravamo e siamo stati è quello che siamo.
Questa storia ha un nome, il nome di un ragazzino.
Un ragazzino che si chiamava Renato Bisso.
E poi ha il nome di un prete, don Alfredo Cambiaso, parroco di Uscio.
È il 1945, verso fine aprile.
La 132° Wermacht di Sestri Levante decide di ritirarsi verso nord passando sulla Via del Sale. Ormai la disfatta è vicina. Genova è praticamente in mano ai partigiani e gli americani stanno arrivando, bisogna andare via e anche alla svelta.
Per poter raccogliere il maggior numero di truppe in ritirata i comandanti tedeschi decidono di passare da Recco e risalire la strada verso Uscio in modo da potersi accampare per breve tempo lungo i boschi di Tecosa. L’obiettivo è raggiungere il Po e poi andare a nord, sempre più a nord. A casa.
Ai 4000 soldati della Wermacht si uniscono 400 camicie nere, 1500 effettivi della Monterosa, 1000 del battaglione San Marco e reparti della kriegsmarine costiera, la marina militare tedesca.
Dovrebbero congiungersi anche i gruppi di artiglieria delle batterie di Uscio, però questo non avviene perché in paese entrano in azione la seconda brigata della divisione Matteotti e la brigata garibaldina Berto. I partigiani non permettono quindi il ricongiungimento degli artiglieri con la colonna in fuga.
La ritirata non avviene come i tedeschi hanno previsto, l’azione è bloccata, i partigiani sono dappertutto lì intorno. La situazione è in una fase di stallo e questo spaventa molto i crucchi, infatti decidono che bisogna mandare qualcuno in avanscoperta per capire come sono le strade, se si può passare di qua o se è meglio di là, e mandano gli uomini della Kriegsmarine.
I marinai tedeschi obbediscono, ma da perfetti lupi di mare, sui monti di Uscio, non fanno nemmeno in tempo a mettere il naso fuori che vengono subito intercettati e ridotti alla resa dai partigiani.
Roba da matti. Sei circondato in mezzo ai monti, intorno ci sono solo boschi e tu, in avanscoperta, mandi i marinai? Che cosa ti aspettavi?
Il nervosismo serpeggia, combattere un nemico invisibile ti fa saltare i nervi.
Piccoli gruppi di tedeschi e di fascisti tentano di sfuggire all’accerchiamento. Vengono catturati in gran numero. Arrivano anche i primi americani. Bisogna che ‘sti tedeschi si arrendano! E così iniziano le trattative.
Ci vuole un negoziatore. Un negoziatore neutrale, uno al di sopra delle parti e ai partigiani viene un’idea.
Come in una scena manzoniana, in piena notte, piombano nella canonica e chiedono al parroco di Uscio se se la sente di prendersi una briga non da poco: detto in poche parole, deve andare dai tedeschi e intimare la resa.
Il parroco è Alfredo Cambiaso, ed è un prete con la P maiuscola, oltre che un uomo con gli attributi. Armato di una buona dose di coraggio, alle 6 del mattino del 24 aprile, si presenta in località Cabona dal comando tedesco per trasmettere l’invito alla resa.
La giornata è meravigliosa, il sole è già spuntato dal monte di Portofino e il cielo è terso, azzurro e non c’è una nuvola in cielo.
Tutto sembra voler contribuire al successo della trattativa, infatti la risposta del tenente della polizia tedesca è:
«No! Nein! Nicht! Non se ne parla nemmeno!» e la accompagna con la promessa, nel caso di attacco da parte dei partigiani, di rifarsi sulla popolazione di Uscio e don Alfredo sa bene che queste cose, i tedeschi, sanno farle proprio bene!
Bel personaggio ‘sto tenente. Fa pure lo sbruffone con la sua rivoltella Luger P08 a portata di mano.
Insomma, non se ne fa nulla.
La prima pietra però è stata posata. È un inizio. Passano tre giorni fra continui abboccamenti, contatti e piccoli passi avanti. Il parroco è attivissimo, i partigiani sono tutt’intorno e i tedeschi vogliono raggiungere il Po, ma in quel versante, verso nord, i partigiani controllano tutte le strade.
Bisognerebbe dare un’accelerata anche perché Genova è ormai liberata. I tedeschi hanno già firmato la resa due giorni prima e gli americani sono arrivati l’indomani con le loro jeep, le sigarette e le musiche di Glenn Miller.
La situazione cambia improvvisamente all’alba del 27, quando gli americani, appena giunti a Gattorna, il paese dirimpetto ad Uscio, decidono di entrare in azione.
Dotati del solito pragmatismo stile USA e del solito loro modo di intendere la diplomazia, comunicano che è necessario evacuare Uscio perché alle 10 in punto bombarderanno.
Bombarderanno!
La sottile arte della negoziazione americana…                                                                           


 (da genova.mentelocale.it)

mercoledì 19 ottobre 2011

L'alba del pianeta delle scimmie (2011)


Titolo originale Rise of the planet of the apes.
Un film di Rupert Wyatt.
Con James Franco, John Lithgow, Freida Pinto, Brian Cox, Tom Felton.
David Oyelowo, Tyler Labine, Jamie Harris, David Hewlett, Ty Olsson, Madison Bell, Makena Joy, Kevin O'Grady, Sean Tyson, Jack Kuris, Tammy Hui


Sono andato a vedere questo film con aspettative a dir poco pessime...
Ho letto diverse recensioni e devo dire che mi aspettavo un film completamente diverso, sia nella trama che per la conclusione.
(Nota: Cmq mi sono ripromesso, dopo aver letto ovunque recensioni ottime su film come Drive - intendiamoci è un film piacevole, ma non un capolavoro da pieni voti - e pessime su questo di dare meno peso alle recensioni).

Devo dire che il film mi è piaciuto.
La pellicola si focalizza sulla figura centrale della scimmia Cesare (anche se, a mio giudizio, Caesar in inglese stava meglio),sviluppando un personaggio  credibile e molto espressivo.
James Franco forse un po' poco espressivo, ma sempre bravo. 
Un Draco Malfoy/Tom Felton ormai abbonato al ruolo di antipatico/insopportabile.

La fine del film poi è azzeccata e senza eccessi fastidiosi.
L'idea di fondere poi i titoli e parte del finale la trovo giusta.


Anche gli effetti speciali sono ben realizzati, senza mai cadute di tono (a trovare proprio un difetto c'è forse la troppa velocità e leggerezza nei volteggi dei primati).


Insomma un film che è una vera sorpresa.
Da vedere.

 Note sul cast:
-James Franco venne contattato per la parte di Rodman dopo il rifiuto di Tobey Maguire... (aggiungerei pericolo scampato :)

NOTE:

-Seguito:
A proposito di un eventuale seguito, il regista Rupert Wyatt ha affermato che il film termina con degli interrogativi e che potrebbe «sviluppare qualunque tipo di seguito, ma questo è solo l'inizio».

Lo sceneggiatore e produttore Rick Jaffa ha confermato che nel film sono presenti numerosi dettagli atti ad introdurre un seguito, compresa una versione dell'astronave comparsa nel film del 1968.
-La scimmia Cesare, già comparsa negli ultimi tre film della serie classica Fuga dal pianeta delle scimmie, 1999 - Conquista della Terra e Anno 2670 - Ultimo atto, nel ruolo del leader delle scimmie, ruolo che riprende anche in questa pellicola, guidando la rivolta che darà vita al pianeta delle scimmie

lunedì 17 ottobre 2011

Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento (2010)


Sceneggiato da Miyazaki con Keiko Niwa e affidato per la prima volta alla regia di Hiromasa Yonebayashi, principale animatore dei più noti lungometraggi del maestro,
Arrietty incanta lo spettatore.
Che dire... era da tempo che non vedevo un film meglio orchestrato.
Musiche spettacolari, dialoghi scarni ed azzeccati, una storia e dei personaggi che vanno diritti al cuore, disegni che sono veri dipinti...
Tutti i temi cari a  Miyazaki in questo film si fondono per dar vita ad una delle sue migliori creazioni.
Insomma Studio Ghibli ha fatto nuovemente centro.


Note:---------------------------------------------------------------------------------

Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento (借りぐらしのアリエッティ, Karigurashi no Arrietty, "Arrietty la prendimprestito") è un film animato giapponese prodotto nel 2010 dallo Studio Ghibli, tratto dalla serie di racconti fantasy per ragazzi Gli Sgraffignoli (The Borrowers) dell'autrice inglese Mary Norton. Gli stessi racconti nel 1997 avevano già ispirato il film I rubacchiotti per la regia di Peter Hewitt.
Il film, proiettato per la prima volta il 1º luglio 2010 in occasione del Tokyo International Forum Hall, ha segnato l'esordio alla regia del trentaseienne Hiromasa Yonebayashi che già si era messo in luce come animatore nei film La città incantata e Ponyo sulla scogliera. Alla sceneggiatura c'è Hayao Miyazaki, che aveva letto la storia in gioventù e che l'ha trasposta dall'originale ambientazione dell'Inghilterra degli anni 50, ad una Tokyo del 2010.
La colonna sonora è stata curata dalla cantante e musicista bretone Cécile Corbel, scelta dallo Studio Ghibli dopo che la cantante aveva inviato un cd di prova con un biglietto di presentazione dove rivelava che i film di Miyazaki avevano ispirato la sua musica.

lunedì 10 ottobre 2011

DRIVE (2011)


Regia: Nicolas Winding Refn Soggetto: James Sallis (romanzo)

Interpreti e personaggi:Ryan Gosling
Carey Mulligan: Irene
Ron Perlman: Nino
Bryan Cranston: Shannon
Christina Hendricks: Blanche
Albert Brooks: Bernie Rose
Oscar Isaac: Standard Guzman


Ieri sera ho rivisto Drive.
Beh, rileggendo il mio commento devo davvero cambiarlo.
Mi è piaciuto!!!
Geniale le musiche e i titoli scritti in rosa!
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Le battute al rallentatore... certo sono esagerate, ma contribuiscono a rendere "particolare" il film
e a caratterizzare ancora meglio il già azzeccatissimo personaggio principale.
Insomma una 2° visione davvero piacevole ! :)

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Poteva essere un film capolavoro... invece lascia diversi dubbi...
Resta comunque un film da vedere.

Plus del film: la recitazione del protagonista Ryan Gosling è esagerata, musiche fantastiche, regia del film.

Pecche principali del film (a mio avviso): Violenza gratuita esagerata, tempi morti belli ma a volte un po' pesanti, passato del protagonista tralasciato completamente (poteva spiegare molte cose sulla trama secondo me).

Mi riprometto di leggere il libro visto che:
"Il film presenta numerose differenze rispetto al romanzo mantenendone comunque l'atmosfera. Gli eventi, che nel libro sono divisi su due piani temporali diversi (presente e passato del protagonista), sono, nel film, concentrati in un unico blocco narrativo senza nessun flashback".

mercoledì 5 ottobre 2011

Super 8

 Scritto e Diretto: J.J. Abrams. 
 Prodotto: Steven Spielberg

Con: Kyle Chandler, Elle Fanning, Joel Courtney, Gabriel Basso, Noah Emmerich.

Film sicuramente da vedere.

Merita un 7... grazie ad una buona idea, una collaudata ambientazione anni '80 alla E.T. e per l'ottima interpretazione dei protagonisti.

Purtroppo però dal genio di J.J. Abrams mi aspettavo una trama diversa... più ricca e curata.

Difetti:
Non spiega molte cose... (vedi sotto)
Ci sono scene violente e con sangue... assolutamente evitabile... (alla Jurassic Park).

La caratterizzazione dei personaggi è tralasciata.

Peccato... poteva essere un film importante.


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Spoiler:
-Il professore si schianta contro un treno (che vola in aria per un tempo interminabile, nemmeno andasse alla velocità del suono), contromano, in pick up... e si salva??????!!!!

-Il protagonista trova la tana perché casualmente ha visto una luce nel cimitero... davvero tirata per i capelli questa...

-Il mostro ha questo modo di entrare in contatto con le persone toccandole, ma non lo usa mai eccetto con lo scienziato e il protagonista...

-Perchè alla fine la nave attira solo il pendaglio del ragazzo... è una forzatura troppo costruita ad hoc...

-La costruzione della nave è stata davvero lasciata all'immaginazione...
Vediamo "cubi" dalle funzioni sconosciute, furti inspiegati di forni microonde, motori delle auto, fili elettrici ecc.

-Senza senso anche le scene del mostro che uccide i militari o rapisce le persone e le appende nella sua tana sotterranea per poi mangiarlsele.
Il bello è che durante tutto il film cercano d'inculcare l'idea che l'alieno sarebbe buono...che è diventato così perché vittima degli esperimenti che ha dovuto subire per molti anni dagli scienziati.
Ringraziamo quindi lo scienziato che tanto fa per liberarlo e causa così molte morti tra i civili incolpevoli...
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venerdì 16 settembre 2011

Genitori e figli: agitare bene prima dell'uso (2010)

Regia: Giovanni Veronesi.
Cast: Piera Degli Esposti, Margherita Buy, Elena Sofia Ricci, Michele Placido, Luciana Littizzetto, Silvio Orlando, Chiara Passarelli.


Film senza nessuna pretesa...


Purtroppo Veronesi riempie il film di luoghi comuni assolutamente fastidiosi (immigrati ladri, studenti/giovani ignoranti e senza valori o ideali) e di miriadi di parolacce (dopo un po' diventa davvero fastidioso).


Quindi un film che si può vedere certo, ma a che pro? Il disfattismo regna sovrano insomma...


Ps (Spoiler: Qualcuno mi sà spiegare qual'è "il piano" che la protagonista dice stà attuando il suo fratellino psicopatico-razzista????? Bah....................)

mercoledì 14 settembre 2011

I pinguini di Mister Popper (MR. (POPPER'S PENGUINS)(2011)

Regia: Mark Waters
Interpreti: Jim Carrey, Carla Gugino, Kelli Barrett, Madeline Carroll, Angela Lansbury, Ophelia Lovibond, Philip Baker Hall, James Tupper, Maxwell Perry Cotton, Pepper Binkley, Olga Merediz, Dominic Colon

Un film per tutta la famiglia...indicato particolarmente ai bambini.

Jim Carrey è in ottima forma e riesce a dare spessore al film.
Rispolvera vecchie gag (Ace Ventura) e offre come al solito una bella caratterizzazione al personaggio.

Angela Lansbury simpatica e giusta per la parte.

Consigliato a chi cerca un film divertente, spensierato, a tratti commovente.

lunedì 5 settembre 2011

Come ammazzare il capo e vivere felici (2011)

Un film di Seth Gordon.
Con:
Jason Bateman: Nick Hendricks
Charlie Day: Dale Arbus
Jason Sudeikis: Kurt Buckman
Jennifer Aniston: Dr. Julia Harris
Colin Farrell: Bobby Pellit
Kevin Spacey: Dave Harken
Jamie Foxx: Dean "Fottimadre" Jones
Donald Sutherland: Jack Pellit
P.J. Byrne: Kenny Sommerfeld
Lindsay Sloane: Stacy
Julie Bowen: Rhonda Harken
Ioan Gruffudd: gigolò (cameo)
Bob Newhart: Lou Sherman (cameo)
 

Genere: Commedia

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Classico film costruito ad hoc per far trascorrere qualche ora senza pensieri....
Cast di primo piano.
Consigliato a chi ha amato "Una notte da leoni".

Piacevole da vedere.

giovedì 1 settembre 2011

Il discorso del re (2010)

Diretto da Tom Hooper.
Interpretato da Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter e Guy Pearce

Il discorso del re...
Certo è un film ben concepito e articolato, ma mi aspettavo di più da un film vincitore di tanti Oscar e osanato dalla critica...
A mio avviso Geoffrey Rush è il vero Oscar del film.
Se non ci fosse stato Geoffrey Rush probabilmente la forza del film e quella dei dialoghi sarebbero venuti meno.
Colin Firth è sicuramente bravo, anche forse aiutato dal "ruolo problematico"... ma non è un'interpretazione così magistrale...

Il film resta cmq sicuramente da vedere.



Riconoscimenti
2011 - Premio Oscar
Miglior film a Iain Canning, Emile Sherman e Garet Unwin
Migliore regia a Tom Hooper
Miglior attore protagonista a Colin Firth
Migliore sceneggiatura originale a David Seidler
Nomination Miglior attore non protagonista a Geoffrey Rush
Nomination Miglior attrice non protagonista a Helena Bonham Carter
Nomination Migliore fotografia a Danny Cohen
Nomination Migliore scenografia a Eve Stewart e Judy Farr
Nomination Miglior costumi a Jenny Beaven
Nomination Miglior montaggio a Tariq Anwar
Nomination Miglior sonoro a Paul Hamblin, Martin Jensen e John Midgley
Nomination Miglior colonna sonora a Alexandre Desplat
2011 - Golden Globe
Miglior attore in un film drammatico a Colin Firth
Nomination Miglior film drammatico
Nomination Migliore regia a Tom Hooper
Nomination Miglior attore non protagonista a Geoffrey Rush
Nomination Miglior attrice non protagonista a Helena Bonham Carter
Nomination Migliore sceneggiatura a David Seidler
Nomination Miglior colonna sonora a Alexandre Desplat
2011 - Premio BAFTA
Miglior film a Iain Canning, Emile Sherman e Garet Unwin
Miglior film britannico a Iain Canning, Emile Sherman e Garet Unwin
Miglior attore protagonista a Colin Firth
Miglior attore non protagonista a Geoffrey Rush
Miglior attrice non protagonista a Helena Bonham Carter
Migliore sceneggiatura originale a David Seidler
Miglior colonna sonora a Alexandre Desplat
Nomination Migliore regia a Tom Hooper
Nomination Migliore fotografia a Danny Cohen
Nomination Migliore scenografia a Eve Stewart e Judy Farr
Nomination Migliori costumi a Jenny Beaven
Nomination Miglior trucco
Nomination Miglior montaggio a Tariq Anwar
Nomination Miglior sonoro a Paul Hamblin, Martin Jensen, John Midgley e Lee Walpole
Nomination Miglior colonna sonora a Alexandre Desplat

venerdì 29 luglio 2011

Transformers 3 (Transformers: Dark of the Moon) (2011)

REGIA: Michael Bay
SCENEGGIATURA: Ehren Kruger

PRODOTTO: Steven Spielberg, Michael Bay, Lorenzo di Bonaventura, Ian Bryce, Tom DeSanto, Don Murphy
ATTORI: Shia LaBeouf, Rosie Huntington-Whiteley, Patrick Dempsey, John Malkovich, Ken Jeong, Frances McDormand, John Turturro, Tyrese Gibson, Kevin Dunn, Ramon Rodriguez, Alan Tudyk, Josh Duhamel, Julie White, Frank Welker, James Avery, Peter Cullen.

Transformers 3 (Transformers: Dark of the Moon) è un film del 2011 diretto da Michael Bay.

Già dalla prima scena, la cosa che più colpisce del film (e il regista punta parecchio la telecamera durante tutta la pellicola...) è la bellissima nuova protagonista.
Oltre ad essere molto bella a mio avviso è anche molto brava.

Ma torniamo al film.. :)
Rispetto al precedente, il film ha una storia curata e ben articolata.
Bella l'idea di fonderla con gli avvenimenti storici (un po' come nel recente X-Men: First Class).

Neanche a dirlo, sempre di altissimo livello gli effetti speciali e la credibilità dei vari Transformers.
Mi è piaciuto particarmente che in questo episodio si sia maggiormente puntato sulla collaborazione tra uomo e macchina.

Ottimi protagonisti e comprimari, eccezion fatta secondo me per Shia LaBeouf: Sam Witwicky - non mi è piaciuto...nè il personaggio nè la recitazione...sembra sempre uno sfigato... Per ora non mi ha mai convinto in nessun suo film... e anche in Wall Street 2 non regge neanche lontanamente il confronto con  Charlie Sheen.
Gli altri:
- Rosie Huntington-Whiteley: Carly Brooks Spencer - brava, spero di rivederla in un film con un ruolo più importante. - John Turturro: Seymour Simmons - Bravo. Sempre in ogni ruolo! -John Malkovich: Bruce Brazos -Che dire. Crea e si cala in ogni personaggio e lo rende suo. E' davvero insieme a Turturro il Jolly che fa salire il film di livello...Grandissimi!

Insomma una degna conclusione per una trilogia che entrerà nella storia.



Curiosità Wiki--------------------------------------------------------------------------------
A ridosso del debutto di Transformers 3, emerge la verità sulla mancata partecipazione di Megan Fox. È stato Steven Spielberg, produttore esecutivo del film, a chiedere che l'attrice venticinquenne venisse licenziata dopo aver insultato il regista Michael Bay paragonandolo a Hitler in un'intervista del 2009. È stato lo stesso Bay a rivelare i retroscena della vicenda in un'intervista al tabloid inglese Daily Mail, in cui ha ricordato che "Spielberg aveva detto: a proposito di quella cosa su Hitler, licenziala subito". Il riferimento è a un'intervista che Fox aveva rilasciato alla rivista inglese Wonderland poco prima che cominciassero le riprese: "Sul set vuole essere come Hitler e ci riesce", aveva detto di Bay, "è un incubo lavorare con lui, ma al di fuori dal set la sua personalità mi diverte in qualche modo perché è irrimediabilmente goffo. Non ha alcuna capacità di relazioni sociali e osservarlo fa tenerezza". L'attrice, che grazie alla sua partecipazione ai primi due film della saga Transformers aveva conquistato Hollywood con la sua bellezza, aveva inizialmente fatto credere di aver lasciato la parte per cercare altre opportunità. Al suo posto è stata scritturata la modella inglese Rosie Huntington-Whiteley. Poco lusinghieri i commenti della troupe a proposito di Megan Fox. Lo sceneggiatore del film Ehren Kruger ha detto in un'intervista per la rivista GQ che "sembrava che le importasse poco del film"; altri membri della troupe hanno scritto su un blog paragonando la recitazione di Fox a quella di una pornostar, e in una lettera pubblicata sul sito del regista hanno raccontato l'esperienza fastidiosa di lavorare con Megan Fox perché sarebbe scema come un sasso.
A differenza del secondo capitolo, il titolo italiano non è stato tradotto ma è stato aggiunto sempicemente un 3.
Barricade, assente nel secondo film, appare per pochi minuti a Chicago assieme a Soundwave prima di essere ucciso da Bumblebee. Nella versione italiana del film, Barricade ha una voce simile (se non la stessa) di Soundwave, causando della leggera confusione di ruoli (lo si può sentire mentre dice a Que "Tempo Scaduto" e "Muoviti").
Il nome Dino per la Ferrari è un riferimento al figlio (scomparso giovane) di Enzo Ferrari, dato a Mirage su richiesta della Scuderia Ferrari, anche se alcuni membri della troupe hanno scherzato sopra al nome dicendo che veniva dal cane dei Flintstones.
Il nome Que per Wheeljack potrebbe essere una citazione della saga di 007, in cui l'inventore delle armi di Bond aveva il medesimo nome in codice.
L'idea di bandire gli Autobot dalla Terra e distruggere la nave, come pure il trasportare Cybertron vicino alla Terra, e il nome Carly, viene dai primi episodi del cartone animato degli anni ottanta.
Il nome Sentinel viene già citato in Transformers 2 - La vendetta del caduto, proprio durante il collasso mentale di Sam all'università che, dopo aver scritto alla lavagna i vari simboli Cybertroniani, prununcia un gran numero di parole tra cui Sentinel Prime, definito nel terzo film "l'Einstein della civiltà cybertroniana".
Due membri della squadra Decepticon Dread somigliano a Predator. Inoltre il nome "Dreads" si riferisce alla famosa acconciatura, tanto che due dei tre membri hanno tentacoli in testa simili ai Dreadlocks.
Quando Laserbeak va a uccidere uno dei collaboratori umani dei Decepticon, si trasforma in un clone fuxia di Blumblebee.
Il rapporto "bestia e padrone" tra Shockwave e Driller ricorda quello tra Davy Jones e il Kraken in Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma. Inoltre i due mostri si somigliano tra loro per forma e dimensioni.
A differenza degli altri Autobot, i Wrecker in modalità auto sono equipaggiati con armi come le macchine di Death Race.
L'inseguimento tra navi aliene all'inizio del film è come in Star Wars.
In una delle scene in cui i Decepticon attaccano il grattacielo, Sam e Carly si nascondono dietro ad un pilastro mentre uno dei robot li cerca muovendosi accanto a loro. È un chiaro tributo a Jurassic Park, in particolare alla scena dove i due ragazzini si nascondono dal Velociraptor nella cucina. Inoltre Sam dice alla ragazza: "non ti muovere", come il ragazzo di Jurassic Park, e il cannone del Decepticon emette un suono che ricorda palesemente il verso del Velociraptor.
In una scena a casa di Sam si vedono Wheelie e Brains che guardano un episodio della serie di Star Trek riferito chiaramente al fatto che nel cast c'è anche Leonard Nimoy (Spok) che da la voce a Sentinel Prime.
Nella scena in cui Optimus Prime vola in picchiata contro un gruppo di Decepticon si può notare che il Prime colpisce fra loro anche Sideways, nonostante si era chiaramente visto che veniva tagliato in due da Sideswipe in Transformers 2.
Come nella serie animata, Optimus Prime presenta il famoso rimorchio, in cui all'interno vi sono custoditi vari potenziamenti (in questo caso più armi e il sistema di volo).
In una delle scene finali Sentinel Prime pronuncia la frase "Optimus dovrebbe capire che gli interessi dei molti valgono più degli interessi dei pochi". Si tratta di una frase pronuciata da Spock (Leonard Nimoy) nei film di Star Trek. Un altro chiaro riferimento al doppiatore dell'Autobot.
Quando i Decepticons invadono la città fa la sua apparizione un robot identico al mostro di Cloverfield, solo più piccolo, comunque superiore per dimensioni agli altri robot. Lo rivedremo nelle scene finali, durante l'assalto dei militari, che nonostante i molteplici attacchi resiste (come in Cloverfield).

venerdì 22 luglio 2011

Harry Potter and the Deathly Hallows: Part II. (2011)


Un film di David Yates.
Con Emma Watson, Daniel Radcliffe, Rupert Grint.....
Titolo originale Harry Potter and the Deathly Hallows: Part II.
Genere: Fantastico
Durata 130 min.
USA, Gran Bretagna 2011. - Warner Bros Italia
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Finalmente siamo alla fine...
Purtroppo mi aspettavo molto di più...
 Intendiamoci non è un brutto film, ma è stra scontato e il finale poi..mah...
 Non anticipo nulla, ma la scena finale "dei vecchi" ha strappato più di una risata fra il pubblico...
 Dico solo che potevano inventarsi davvero qualcosa di più innovativo!
 Poi il film non lascia nulla al ragionamento... tutto è preannunciato a scapito del classico "colpo di scena".
 Ho letto di scene toccanti e momenti commoventi... mah... a mio avviso è un gran girotondo di avvenimenti messi lì, forse un pò alla rinfusa e frettolosamente.
 Altra nota negativa il doppiatore di Lord Voldemort... hanno per caso ingaggiato Aldo di AldoGiovannieGiacomo?? Pessimo a tratti comico.
 Poi farei un appunto a regista: non si può fare un film dando per scontato tutto... per uno che non ha letto il libro, il film è ricco di situazioni e personaggi buttati lì...
Inoltre il regista spiega solo i fatti salienti... butta lì una riga di nomi ed eventi permettendo allo spettatore solo di smarrirsi nella gran confusione.

Comunque H P è finito e un pò ce ne dispiace.

giovedì 16 giugno 2011

L'urlo dell'odio (1997)

Stati Uniti
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Genere drammatico, thriller
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Regia Lee Tamahori
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Sceneggiatura David Mamet
Produttore Art Linson
Fotografia Donald McAlpine
Montaggio Neil Travis
Musiche Jerry Goldsmith
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Interpreti e personaggi:.
Anthony Hopkins: Charles Morse
Alec Baldwin: Robert Green
Elle Macpherson: Mickey Morse
Harold Perrineau: Stephen
L.Q. Jones: Styles
 .
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Note positive:
Bei paesaggi, bello l'orso... per il resto c'è davvero pochino...
Indicato giusto per chi vuole vedere un film... tanto per occupare il tempo...

Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare (2011)

Stati Uniti d'America
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Interpreti e personaggi:
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Johnny Depp: Jack Sparrow
Penélope Cruz: Angelica
Ian McShane: Barbanera
Geoffrey Rush: Hector Barbossa
Kevin McNally: Joshamee Gibbs
Sam Claflin: Philip Swift
Stephen Graham: Scram
Àstrid Bergès-Frisbey: Serena
Richard Griffiths: Re Giorgio II
Keith Richards: Teague Sparrow


Sicuramente meglio del precedente.
Scorrevole e piacevole.
Certo ci sono sempre i combattimenti contro i soldati alla "Benny Hill"...ma per il resto è ben realizzato.
Bravissimo come al solito Johnny Depp e azzeccata  la scelta della Cruz.
Da vedere!
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Differisce dai titoli precedenti della serie Pirati dei Caraibi per diversi motivi:
-Alla regia non c'è Gore Verbinski.
-La pubblicazione nelle sale è stata disponibile anche in versione 3D.
-Le riprese si sono tenute per la maggior parte alle Hawaii anziché nei Caraibi.
-La trama è inoltre liberamente ispirata al romanzo Mari stregati (On Stranger Tides) di Tim Powers.

venerdì 10 giugno 2011

Io non sono qui (2007)

Stati Uniti

Genere biografico, musicale

Regia Todd Haynes
Sceneggiatura Todd Haynes
Oren Moverman
Fotografia Edward Lachman
Montaggio Jay Rabinowitz
Musiche Bob Dylan


Interpreti e personaggi :

Christian Bale: pastore John/Jack Rollins
Cate Blanchett: Jude Quinn
Marcus Carl Franklin: Woody Guthrie
Richard Gere: Billy the Kid
Heath Ledger: Robbie Clark/Jack Rollins nel film
Ben Whishaw: Arthur Rimbaud
Julianne Moore: Alice
Michelle Williams: Coco Rivington
David Cross: Allen Ginsberg
Charlotte Gainsbourg: Claire
Bruce Greenwood: Intervistatore
Edy Williams: Sé stessa (non accreditata)
Max Walker: ragazzo
Kyle Switzer: fan


Siamo dietro le quinte di un teatro, la bodyguard ci fa spazio, stiamo per salire su un palco, le luci ci accecano, il pubblico applaude, ma Io non sono qui. Un incidente, l'ospedale, il corpo sulla barella viene aperto sezionato, e si tenta una decodifica. Siamo su un vagone merci, con dei barboni, una chitarra che uccide i fascisti, un pò di pane e tanta musica. Siamo davanti ad una telecamera e diamo Consigli a Geraldine per il suo compleanno. Siamo con Billy, non più The Kid, e cerchiamo gli occhiali che ci daranno una visione più chiara delle cose...

Le carte sono scomposte, il montaggio frammentario e sconnesso, lo stile visivo cambia da capitolo a capitolo (e non solo per l'alternarsi del colore con il b/n) e la narrazione non bada certo a linearità e fedeltà storica.

Il mosaico è così composto:
"Tutti siamo Bob Dylan", dunque sei diversi personaggi interpretati da sei attori, ognuno dei quali ha un diverso nome (nessuno è omonimo della figura che aleggia sul film), compreso un bambino di colore e una donna. Ogni personaggio dovrebbe più o meno ricordare una fase della vita di Dylan:

- Woody, il menestrello che viene dal sud
- Arthur, il poeta visionario
- Jude, il giuda della svolta elettrica
- Robbie, la grande star del cinema
- Jack/Pastore John, il predicatore evangelico
- Billy, il cowboy solitario

- Consigliato caldamente ed unicamente ai fan di Dylan che conoscono ogni momento e canzone della sua vita.-

Infatti il film non spiega assolutamente nulla, salta di palo in frasca e - per un profano come me- risulta frammentario, astratto, visionario e quindi assolutamente indecifrabile.

I momenti più alti del film sono però quelli che vedono il one-woman-show di Cate Blanchett.
Ad eccezione della Blanchett quindi, agli altri big non è stato dato modo di esprimersi, con apparizioni nella storia brevi, slegate e nel complesso poco incisive.

giovedì 9 giugno 2011

Una notte da leoni (2009)

USA
Genere commedia, giallo demenziale
Regia Todd Phillips
Sceneggiatura Jon Lucas, Scott Moore
Produttore Todd Phillips, Daniel Goldberg

Interpreti e personaggi
Bradley Cooper: Phil Wenneck
Zach Galifianakis: Alan Garner
Ed Helms: Stu Price
Jeffrey Tambor: Sid Garner
Sasha Barrese: Tracy Garner
Justin Bartha: Doug Billings
Ken Jeong: Mr. Leslie Chao
Rachael Harris: Melissa
Heather Graham: Jade
Mike Epps: Doug lo spacciatore
Bryan Callen: Eddie Palermo
Mike Tyson: se stesso

Trama:
4 amici partono da Los Angeles alla volta di Las Vegas per festeggiare l'addio al celibato di uno di loro.
Al risveglio dalla loro "notte indimenticabile" non hanno memoria di quanto sia accaduto durante i festeggiamenti e in più il fututo sposo è sparito.

Commento:
Commedia divertente senza troppe pretese.
A mio avviso non un capolavoro, ma riesce cmq ad intrattenre senza annoiare.
Carina l'idea e bravo (anche se a volte un pò forzato) il personaggio interpretato da Zach Galifianakis. Bravo anche Bradley Cooper anche se continua a non piacermi il doppiatore.

mercoledì 8 giugno 2011

Harsh Times - I giorni dell'odio (2006)

USA
Diretto da David Ayer

 Interpreti e personaggi:
  • Christian Bale: Jim Davies

  • Freddy Rodríguez: Mike Alonzo

  • Eva Longoria: Sylvia

  • J.K. Simmons: Agente Richards

  • Tammy Trull: Marta


  • Genere: Drammatico

    .
     .
    Commento:
    Nonostante non sia il "Mio Genere", grazie a un gigantesco Christian Bale il film risulta godibile.
    Peccato il finale davvero stringato.
    .
    Trama:
  • Christian Bale è Jim Davies; ex marines affetto dalla Sindrome della guerra del Golfo. La sua calma apparente lascia il posto ad inaspettate reazioni di violenza e cattiveria. Per trovare la calma fa spesso uso di droghe.

  • .
    Note:
    Christian Bale oltre ad interpretare il ruolo principale, con questa pellicola è alla sua prima esperienza come produttore.
     .
    Nonostante lo scarso risultato nelle sale cinematografiche, l'interpretazione di Christian Bale viene elogiata dalla stampa che definisce il suo personaggio "ipnotico"

    giovedì 26 maggio 2011

    SOURCE CODE (2011)

    Regia: Duncan Jones
    Interpreti: Jake Gyllenhaal, Vera Farmiga, Michelle Monaghan, Jeffrey Wright, Russell Peters, James A. Woods, Michael Arden, Cas Anvar, Joe Cobden, Neil Napier, Gordon Masten, Craig Thomas, Susan Bain, Kyle Allatt
    Durata: 93 min
    Nazionalità:  USA, Francia
    Genere: fantascienza


    Duncan Jones, figlio di David Bowie prende spunto da maestri quali  Philip K. Dick e Hitchcock e da altri film quali l'esercito delle 12 scimmie, Minority Report  e a quanto leggo da "Quantum leap"(serie degli anni '80/'90) per realizzare questo piccolo capolavoro.

    La trama in 2 parole:
    La mente di un militare viene rimandata indietro nel tempo a rivivere un attentato ferroviario al fine di evitarne altri.

    E' un film poco reclamizzato ma davvero bello!

    Il film si regge unicamente sulla storia e sull'interpretazione dei protagonisti senza troppi costosi effetti speciali.

    L'idea del film quindi come detto è geniale, gli attori sono molto bravi e il finale lascia spunto a ragionamenti...  

    Dopo a ver visto questo suo 2° film, sono davvero curioso di vedere  il suo primo lavoro: "Moon"

    Commento sul finale:
    Ho letto diversi siti in cui vengono mosse critiche sul finale e vengono elaborate mille teorie.
    Questa è la mia:


    Spoiler:-----------------Quando viene staccata la spina, Colter Stevens si sostituisce -in quella realtà parallela- al professore.
    Prova ne è che il Protagonista pur continuare a vivere mentalmente nel corpo del Professore ha l'aspetto fisico di quest'ultimo.
    Infatti nell'ultima scena davanti a quella specie di monumento a forma di sfera a specchio gigante, si vede che esteticamente ha l'aspetto del professore.

    In pratica, quando viene premuto il pulsante, il fermo immagine serve ad indicare la creazione di una sorta di y temporale da quel momento.

    In quella realtà, in quell'istante creata, Colter Stevens diventa fisicamente il professore (tra l'altro anche perchè non potrebbero coesistere nella stessa realtà 2 Protagonisti).

    Altra prova è, sempre nel finale, l' sms che lui manda a Goodwin citando una frase dove lui diceva che il source code non era solo un simulatore, ma anche un creatore di mondi.

    venerdì 20 maggio 2011

    E.T. (1982)

    Henry Thomas: Elliott
    Dee Wallace-Stone: Mary
    Robert MacNaughton: Michael
    Drew Barrymore: Gertie
    Peter Coyote: Keys
    Erika Eleniak: Compagna di classe
    Christopher Thomas Howell: Tyler
    Sean Frye: Steve
    K.C. Martel: Greg

    Ieri sera ho rivisto E.T., film cult di fantascienza.
    L'edizione che ho visto per 20mo anniversario vanta effetti speciali potenziati e la splendida colonna sonora di John Williams completamente rimasterizzata.
    Su circa 1500 inquadrature circa 60 sono state ridigitalizzate e ritoccate, è stato inserito un nuovo fondale che mostra lo scorrimento delle nubi e alcune folate di vento tra gli alberi.
    Sono presenti nuove emozionanti scene tagliate dal montaggio originale: il piccolo E.T. immerso in una tinozza alle prese con spruzzi d'acqua e bolle di schiuma e l'apparizione del preside della scuola di Elliot, interpretato da Harrison Ford.
    La pellicola risente dell'effetto post 11 Settembre: gli agenti governativi non impugnano più armi da fuoco, ma semplici walkie-talkie; il maggiore non dice più al figlio che non può uscire per Halloween conciato come un terrorista bensì come uno hippie.

    E.T. continua a far sognare...


    CURIOSITA':Su  wiki si può trovare una marea di notizie sul film:





    .

    lunedì 16 maggio 2011


    The Next Three Days


    Russell Crowe: John Brennan

    Elizabeth Banks: Lara Brennan

    Olivia Wilde: Nicole

    Liam Neeson: Damon

    Brian Dennehy: George Brennan

    Lennie James: Tenente Nabulsi

    Daniel Stern: Avv. Meyer Fisk

    Jonathan Tucker: David

    RZA: Mouss

    Jason Beghe: Detective Quinn

    Aisha Hinds: Detective Collero

    Moran Atias: Erit

    Kevin Corrigan: Alex






    Il regista Paul Haggis (Crash - Contatto fisico) si lancia nel genere del thriller e dichiara:
    "Qui avevamo uno scenario classico alla Hitchcock, un uomo assolutamente comune che, all'occorrenza, si caccia in situazioni straordinarie. Non può sopportare di vedere la moglie e il figlio soffrire tanto per essere separati l'uno dall'altra. Ma quando scopre ciò che occorre per tirarla fuori di lì deve porsi un difficile quesito: "salveresti la donna che ami sapendo che nel farlo ti trasformeresti in qualcuno che lei potrebbe non amare più?" Questo è quello che mi trascina sempre verso un soggetto: una domanda alla quale io stesso non so cosa rispondere. Quando trovo una domanda, so di avere un film. Ma il film tratta anche la natura e il potere della fiducia - qual è il significato di provare una fiducia incondizionata nei confronti di qualcuno anche quando nessun altro ce l'ha, quando i fatti suggeriscono il contrario - quando nemmeno queste persone credono più a loro stesse".

    Ottimo il cast.
    Il film scorre via senza momenti morti.
    Secondo me il bello del film stà nell'offrirci un protagonista reale.
    Ci spinge a pensare cosa un uomo qualunque sarebbe disposto a fare per riprendersi la sua vita.

    Senza svelare nulla sul film ho apprezzato molto la scena a fine film"del sacco della spazzatura"  e a mio avviso l'idea della "ricerca dell'oggetto" nelle ultime battute del film - è utile - e non una lungaggine come da molti affermato ... serve a fare -unicamente allo spettatore - chiarezza in merito alla colpevolezza o meno della donna.

    In breve un film che merita di essere visto.

    giovedì 10 marzo 2011

    The Fighter (2010)

    Di:    David O. Russell.
    Con: Mark Wahlberg, Christian Bale, Amy Adams, Melissa Leo, Jack McGee. Jenna Lamia, Bianca Hunter, Dale Place, Erica McDermott, Salvatore Santone, Chanty Sok, Jeffrey Corazzini, Anthony Molinari, Sue Costello, Bo Cleary, Paul Locke, Sean Patrick Doherty, Kenn Medeiros, James Shalkoski Jr, Robert Wahlberg, Barry Ace, Caitlin Dwyer, Jeremiah Kissel, Jackson Nicoll, Melissa McMeekin, Billy "V" Vigeant, Steven Barkhimer, Joe Lupino, Dendrie Taylor
    - Durata 115 min.

    .
    Dickie e Micky Ward sono due fratelli entrambi pugili.

    Il film racconta la vera storia di Dicky Eklund, un pugile professionista trasformatosi in allenatore dopo una vita di crimini e droga e del fratellastro di origine irlandese Micky Ward e della sua carriera di pugile.

    The Fighter racconta sì di un pugile ma è soprattutto la cronistoria di un combattimento costante di un uomo contro chi, per un malinteso concetto di amore (fraterno o materno che sia), rischia di soffocarne per sempre la personalità.

    Micky Ward, classe 1965, è arrivato al titolo mondiale nella categoria dei Welter leggeri nel 2000 ma ciò su cui il film si focalizza è il rapporto con l'ambiente, sia esso familiare che sociale, in una sonnolenta città di provincia.

    Meritatissimo l'Oscar come miglior attore non protagonista per Bale, mentre non comprendo appieno l'Oscar a   Melissa Leo.
    (nota: per il film Bale è arrivato a dimagrire fino a raggiungere i 66 chili di peso contro gli 86 de Il Cavaliere Oscuro)- (nota: per interpretare L'uomo senza sonno, un suo precedente film del 2004, Bale era arrivato a 55 Kg).


     
    Critica:

    Unica nota stonata (a volerne cercare davvero una), sono i combattimenti... poco credibili.
    I colpi sferrati sul ring sono, in molte scene, davvero resi male.


     
    Riconoscimenti:

    2011 Premio Oscar:
    Vinto miglior attrice non protagonista Melissa Leo;
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination miglior film;
    Nomination miglior regista David O. Russell;
    Nomination miglior attrice non protagonista, Amy Adams;
    Nomination miglior montaggio;
    Nomination migliore sceneggiatura originale;
    2011 Golden Globe:
    Vinto miglior attrice non protagonista Melissa Leo;
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination miglior attore in un film drammatico Mark Wahlberg;
    Nomination miglior attrice non protagonista Amy Adams;
    Nomination miglior regista David O. Russell;
    Nomination miglior film drammatico;
    2011 British Academy Film Awards (BAFTA)
    Nomination migliore attrice non protagonista Melissa Leo, Amy Adams;
    Nomination al miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination migliore sceneggiatura originale a Scott Silver, Paul Tamasy, Eric Johnson;
    2011 Screen Actors Guild Awards
    Vinto migliore attrice non protagonista Melissa Leo;
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination migliore attrice non protagonista Amy Adams;
    Nomination miglior cast;
    2011 Kansas City Film Critics Circle Awards (KCFCC Award)
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    2011 London Critics Circle Film Awards (ALFS Award)
    Nomination miglior attore non protagonista Christian Bale;
    2010 - National Board of Review of Motion Pictures:
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Vinto Top Ten Films;
    2010 - Satellite Award:
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination miglior attore non protagonista Amy Adams;
    2010 - Boston Society of Film Critics Awards:
    Vinto miglior cast;
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    2010 - Broadcast Film Critics Association:
    Nomination miglior cast;
     2010 - Washington DC Area Film Critics Association Awards:
    Vinto miglior attrice non protagonista Melissa Leo;
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination miglior cast;
    Nomination miglior attrice non protagonista Amy Adams;
    2010 - Palm Springs International Film Festival:
    Vinto miglior regia David O. Russell;
    2010 Chicago Film Critics Association (CFCA Award)
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination miglior attrice non protagonista Amy Adams, Melissa Leo;
    2010 Central Ohio Film Critics Association Awards (COFCA Award)
    Vinto miglior cast;
    Nomination miglior film;
    Nomination miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination miglior sceneggiatura originale;
    Nomination miglior attrice non protagonista Amy Adams, Melissa Leo;
    2010 Dallas-Fort Worth Film Critics Association Awards (DFWFCA Award)
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Vinto miglior attrice non protagonista Melissa Leo;
    2010 Florida Film Critics Circle Awards (FFCC Award)
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Vinto miglior attrice non protagonista Melissa Leo;
    2010 Las Vegas Film Critics Society (Sierra Award)
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Vinto miglior attrice non protagonista Amy Adams;
    Nomination miglior attrice non protagonista Melissa Leo;
    Nomination miglior sceneggiatura originale;
    2010 Online Film Critics Society Awards (OFCS Award)
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination miglior attrice non protagonista Amy Adams, Melissa Leo;
    2010 Phoenix Film Critics Society Awards (PFCS Award)
    Vinto miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Vinto miglior attrice non protagonista Melissa Leo;
    Vinto miglior production design Guy Hendrix Dyas;
    2010 San Diego Film Critics Society Awards (SDFCS Award)
    Nomination miglior film;
    Nomination miglior cast;
    Nomination miglior attore non protagonista Christian Bale;
    Nomination miglior attrice non protagonista Melissa Leo;

    lunedì 7 marzo 2011

    Il Grinta (True Grit)

                                 Il Grinta (True Grit, Usa, 2010)



    di Ethan Coen, Joel Coen; con Jeff Bridges, Matt Damon, Josh Brolin, Hailee Steinfeld, Barry Pepper, Domhnall Gleeson, Elizabeth Marvel, Ed Corbin, Nicholas Sadler, Dakin Matthews, Paul Rae, Joe Stevens, Mary Anzalone, Brian Brown, Bruce Green, Mike Watson


    Il Grinta è semplicemente l’ennesimo capolavoro di Ethan e Joel Coen.

    42 anni dopo l’originale (1969), che valse una statuetta a John Wayne, Joel ed Ethan hanno riportato in vita l’omonimo romanzo di Charles Portis, rimanendone fedeli.

    I fratelli Coen, curando il remake de Il Grinta si candidano a 10 Premi Oscar.

    Ambientato in Arkansas nell’800 "True Grit" è straordinariamente fedele al romanzo: violento, avventuroso, ‘ironico’, con dialoghi taglienti e un cast semplicemente impeccabile.

     ------Giuduzio-----------------------------------------------------------
    Ho da poco  rivisto il film del 69 e devo dire che i fratelli Coen  hanno fatto davvero un buon lavoro.
    Hanno condensato e reinterpretato il precedente film...cogliendone l'essenza.
    A mio avviso sarebbero da vedere entrambi in quanto il precedente offre un quadro ampio e globale della vicenda, l'attuale ne esalta le caratteristiche rendendolo più al passo coi tempi e meno buonista.
    Jeff Bridges (fantastico) prende più volte spunto dall'interpretazione di John Wayne (e a volte ne ricalca anche le movenze in alcune scene chiave), ma questo sempre a "Suo modo".
    Coburn nell'attuale film è vecchio e per la gran parte del tempo ubriaco e non più in forza; quindi molto differente da quello atletico ed energico di Wayne.
    Anche per il personaggio di Mattie Ross vale quanto detto per Rooster Coburn...Hailee Steinfeld la modernizza, la rende più al passo con i gusti d'oggi, forse più donna e meno bambina.
    Al fianco dei 2 protagonisti c'è poi un convincente Matt Damon: atipico e diverso da come l’abbiamo imparato a conoscere in sala, inimmaginabile Ranger maschilista e strafottente.
    Josh Brolin fa giusto una riuscita comparsata.