venerdì 10 giugno 2011

Io non sono qui (2007)

Stati Uniti

Genere biografico, musicale

Regia Todd Haynes
Sceneggiatura Todd Haynes
Oren Moverman
Fotografia Edward Lachman
Montaggio Jay Rabinowitz
Musiche Bob Dylan


Interpreti e personaggi :

Christian Bale: pastore John/Jack Rollins
Cate Blanchett: Jude Quinn
Marcus Carl Franklin: Woody Guthrie
Richard Gere: Billy the Kid
Heath Ledger: Robbie Clark/Jack Rollins nel film
Ben Whishaw: Arthur Rimbaud
Julianne Moore: Alice
Michelle Williams: Coco Rivington
David Cross: Allen Ginsberg
Charlotte Gainsbourg: Claire
Bruce Greenwood: Intervistatore
Edy Williams: Sé stessa (non accreditata)
Max Walker: ragazzo
Kyle Switzer: fan


Siamo dietro le quinte di un teatro, la bodyguard ci fa spazio, stiamo per salire su un palco, le luci ci accecano, il pubblico applaude, ma Io non sono qui. Un incidente, l'ospedale, il corpo sulla barella viene aperto sezionato, e si tenta una decodifica. Siamo su un vagone merci, con dei barboni, una chitarra che uccide i fascisti, un pò di pane e tanta musica. Siamo davanti ad una telecamera e diamo Consigli a Geraldine per il suo compleanno. Siamo con Billy, non più The Kid, e cerchiamo gli occhiali che ci daranno una visione più chiara delle cose...

Le carte sono scomposte, il montaggio frammentario e sconnesso, lo stile visivo cambia da capitolo a capitolo (e non solo per l'alternarsi del colore con il b/n) e la narrazione non bada certo a linearità e fedeltà storica.

Il mosaico è così composto:
"Tutti siamo Bob Dylan", dunque sei diversi personaggi interpretati da sei attori, ognuno dei quali ha un diverso nome (nessuno è omonimo della figura che aleggia sul film), compreso un bambino di colore e una donna. Ogni personaggio dovrebbe più o meno ricordare una fase della vita di Dylan:

- Woody, il menestrello che viene dal sud
- Arthur, il poeta visionario
- Jude, il giuda della svolta elettrica
- Robbie, la grande star del cinema
- Jack/Pastore John, il predicatore evangelico
- Billy, il cowboy solitario

- Consigliato caldamente ed unicamente ai fan di Dylan che conoscono ogni momento e canzone della sua vita.-

Infatti il film non spiega assolutamente nulla, salta di palo in frasca e - per un profano come me- risulta frammentario, astratto, visionario e quindi assolutamente indecifrabile.

I momenti più alti del film sono però quelli che vedono il one-woman-show di Cate Blanchett.
Ad eccezione della Blanchett quindi, agli altri big non è stato dato modo di esprimersi, con apparizioni nella storia brevi, slegate e nel complesso poco incisive.