giovedì 26 maggio 2011

SOURCE CODE (2011)

Regia: Duncan Jones
Interpreti: Jake Gyllenhaal, Vera Farmiga, Michelle Monaghan, Jeffrey Wright, Russell Peters, James A. Woods, Michael Arden, Cas Anvar, Joe Cobden, Neil Napier, Gordon Masten, Craig Thomas, Susan Bain, Kyle Allatt
Durata: 93 min
Nazionalità:  USA, Francia
Genere: fantascienza


Duncan Jones, figlio di David Bowie prende spunto da maestri quali  Philip K. Dick e Hitchcock e da altri film quali l'esercito delle 12 scimmie, Minority Report  e a quanto leggo da "Quantum leap"(serie degli anni '80/'90) per realizzare questo piccolo capolavoro.

La trama in 2 parole:
La mente di un militare viene rimandata indietro nel tempo a rivivere un attentato ferroviario al fine di evitarne altri.

E' un film poco reclamizzato ma davvero bello!

Il film si regge unicamente sulla storia e sull'interpretazione dei protagonisti senza troppi costosi effetti speciali.

L'idea del film quindi come detto è geniale, gli attori sono molto bravi e il finale lascia spunto a ragionamenti...  

Dopo a ver visto questo suo 2° film, sono davvero curioso di vedere  il suo primo lavoro: "Moon"

Commento sul finale:
Ho letto diversi siti in cui vengono mosse critiche sul finale e vengono elaborate mille teorie.
Questa è la mia:


Spoiler:-----------------Quando viene staccata la spina, Colter Stevens si sostituisce -in quella realtà parallela- al professore.
Prova ne è che il Protagonista pur continuare a vivere mentalmente nel corpo del Professore ha l'aspetto fisico di quest'ultimo.
Infatti nell'ultima scena davanti a quella specie di monumento a forma di sfera a specchio gigante, si vede che esteticamente ha l'aspetto del professore.

In pratica, quando viene premuto il pulsante, il fermo immagine serve ad indicare la creazione di una sorta di y temporale da quel momento.

In quella realtà, in quell'istante creata, Colter Stevens diventa fisicamente il professore (tra l'altro anche perchè non potrebbero coesistere nella stessa realtà 2 Protagonisti).

Altra prova è, sempre nel finale, l' sms che lui manda a Goodwin citando una frase dove lui diceva che il source code non era solo un simulatore, ma anche un creatore di mondi.

venerdì 20 maggio 2011

E.T. (1982)

Henry Thomas: Elliott
Dee Wallace-Stone: Mary
Robert MacNaughton: Michael
Drew Barrymore: Gertie
Peter Coyote: Keys
Erika Eleniak: Compagna di classe
Christopher Thomas Howell: Tyler
Sean Frye: Steve
K.C. Martel: Greg

Ieri sera ho rivisto E.T., film cult di fantascienza.
L'edizione che ho visto per 20mo anniversario vanta effetti speciali potenziati e la splendida colonna sonora di John Williams completamente rimasterizzata.
Su circa 1500 inquadrature circa 60 sono state ridigitalizzate e ritoccate, è stato inserito un nuovo fondale che mostra lo scorrimento delle nubi e alcune folate di vento tra gli alberi.
Sono presenti nuove emozionanti scene tagliate dal montaggio originale: il piccolo E.T. immerso in una tinozza alle prese con spruzzi d'acqua e bolle di schiuma e l'apparizione del preside della scuola di Elliot, interpretato da Harrison Ford.
La pellicola risente dell'effetto post 11 Settembre: gli agenti governativi non impugnano più armi da fuoco, ma semplici walkie-talkie; il maggiore non dice più al figlio che non può uscire per Halloween conciato come un terrorista bensì come uno hippie.

E.T. continua a far sognare...


CURIOSITA':Su  wiki si può trovare una marea di notizie sul film:





.

lunedì 16 maggio 2011


The Next Three Days


Russell Crowe: John Brennan

Elizabeth Banks: Lara Brennan

Olivia Wilde: Nicole

Liam Neeson: Damon

Brian Dennehy: George Brennan

Lennie James: Tenente Nabulsi

Daniel Stern: Avv. Meyer Fisk

Jonathan Tucker: David

RZA: Mouss

Jason Beghe: Detective Quinn

Aisha Hinds: Detective Collero

Moran Atias: Erit

Kevin Corrigan: Alex






Il regista Paul Haggis (Crash - Contatto fisico) si lancia nel genere del thriller e dichiara:
"Qui avevamo uno scenario classico alla Hitchcock, un uomo assolutamente comune che, all'occorrenza, si caccia in situazioni straordinarie. Non può sopportare di vedere la moglie e il figlio soffrire tanto per essere separati l'uno dall'altra. Ma quando scopre ciò che occorre per tirarla fuori di lì deve porsi un difficile quesito: "salveresti la donna che ami sapendo che nel farlo ti trasformeresti in qualcuno che lei potrebbe non amare più?" Questo è quello che mi trascina sempre verso un soggetto: una domanda alla quale io stesso non so cosa rispondere. Quando trovo una domanda, so di avere un film. Ma il film tratta anche la natura e il potere della fiducia - qual è il significato di provare una fiducia incondizionata nei confronti di qualcuno anche quando nessun altro ce l'ha, quando i fatti suggeriscono il contrario - quando nemmeno queste persone credono più a loro stesse".

Ottimo il cast.
Il film scorre via senza momenti morti.
Secondo me il bello del film stà nell'offrirci un protagonista reale.
Ci spinge a pensare cosa un uomo qualunque sarebbe disposto a fare per riprendersi la sua vita.

Senza svelare nulla sul film ho apprezzato molto la scena a fine film"del sacco della spazzatura"  e a mio avviso l'idea della "ricerca dell'oggetto" nelle ultime battute del film - è utile - e non una lungaggine come da molti affermato ... serve a fare -unicamente allo spettatore - chiarezza in merito alla colpevolezza o meno della donna.

In breve un film che merita di essere visto.