Durata 145 min
Genere drammatico, biografico
Regia Norman Jewison
Soggetto Rubin 'Hurricane' Carter, Sam Chaiton e Terry Swinton
Sceneggiatura Armyan Bernstein e Dan Gordon
Fotografia Roger Deakins
Montaggio Stephen E. Rivkin
Musiche Christopher Young
Scenografia Philip Rosenberg, Dennis Davenport e Gordon Sim
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Genere drammatico, biografico
Regia Norman Jewison
Soggetto Rubin 'Hurricane' Carter, Sam Chaiton e Terry Swinton
Sceneggiatura Armyan Bernstein e Dan Gordon
Fotografia Roger Deakins
Montaggio Stephen E. Rivkin
Musiche Christopher Young
Scenografia Philip Rosenberg, Dennis Davenport e Gordon Sim
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Interpreti e personaggi:
Denzel Washington: Rubin 'Hurricane' Carter
Vicellous Reon Shannon: Lesra Martin
Deborah Kara Unger: Lisa Peters
Liev Schreiber: Sam Chaiton
John Hannah: Terry Swinton
Dan Hedaya: Det. Sgt. Della Pesca
Debbi Morgan: Mae Thelma
Clancy Brown: Ten. Jimmy Williams
David Paymer: Myron Bedlock
Harris Yulin: Leon Friedman
Rod Steiger: Giudice Sarokin
Badja Djola: Mobutu
Vincent Pastore: Alfred Bello
Al Waxman: Direttore del carcere
Merwin Goldsmith: Giudice Larner
Denzel Washington: Rubin 'Hurricane' Carter
Vicellous Reon Shannon: Lesra Martin
Deborah Kara Unger: Lisa Peters
Liev Schreiber: Sam Chaiton
John Hannah: Terry Swinton
Dan Hedaya: Det. Sgt. Della Pesca
Debbi Morgan: Mae Thelma
Clancy Brown: Ten. Jimmy Williams
David Paymer: Myron Bedlock
Harris Yulin: Leon Friedman
Rod Steiger: Giudice Sarokin
Badja Djola: Mobutu
Vincent Pastore: Alfred Bello
Al Waxman: Direttore del carcere
Merwin Goldsmith: Giudice Larner
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Un film toccante, che tiene sempre viva l'attenzione dello spettatore.
Il tema della discriminazione razziale viene resa in maniera superlativa e reale dall'interpretazione straordinariaria di Denzel Washington.
Nota: La prova recitativa di Denzel Washington nel ruolo di Carter è stata premiata al Festival di Berlino 2000 con l'orso d'argento, un Golden Globe ed è valsa la nomination come miglior attore ai Premii Oscar 1999. Anche Norman Jewison venne premiato con il Prize of the Guild of German Art House Cinemas. Il film ricevette in tutto sei riconoscimenti internazionali.
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Citazioni:
Da quel momento in poi decisi di prendere il controllo della mia vita, e cominciai a trasformare il mio corpo in un'arma.
Decisi di traformare il mio corpo in un'arma capace un giorno di restituirmi la libertà
L'odio mi ha messo in prigione,l'amore mi farà uscire
Il film fa uso di vari espedienti narrativi molto diversi dalla vicenda reale vissuta da Carter.
- Egli non accoltellò un pedofilo per proteggere lui e un suo amico (come mostrato nel film), in realtà fu un'aggressione con rapina.
- Carter andò in carcere all'età di 14 anni.
- Prima della carriera di pugile è stato condannato per tre rapine a mano armata.
- Carter fece parte di una banda chiamata Gli Apaches.
- Nella carriera militare fu richiamato quattro volte dalla Corte Marziale ed in seguito congedato per inadeguatezza al servizio, pertanto non è vero il suo ritorno come soldato decorato.
- La notte in seguito all'omicidio la sua macchina venne fermata due volte, ma solo alla seconda venne effettivamente arrestato.
- Nel film l'auto è una Dodge Monaco anziché una Polara
- Willie Marins, una delle vittime, ferita all'occhio, al momento in cui la polizia chiede di indicare se era Carter l'assassino, non scuote la testa, come mostrato nel film, ma afferma di non essere in grado di dare una risposta certa.
- La testimonianza di Patricia Valentine è riportata come: "the tail-lights lit up all across the back", mentre la vera testimonianza fu: "the tail-lights did not light up all across the back".
- Patricia Valentine non cambiò la sua testimonianza come dichiarato da uno degli investigatori canadesi interpretato da John Hannah.
- All'epoca dei fatti Patricia era una ragazza di ventitré anni e non una donna di mezza età.
- Non è vero che le due giurie erano entrambe formate per intero da persone bianche, la seconda conteneva due persone di colore.
- Gli investigatori canadesi non scoprirono nessun nuovo indizio.
- Gli investigatori non furono mai minacciati né subirono attentati.